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E220: Anidride solforosa

Origine:
L'anidride solforosa si ottiene dalla combustione dello zolfo, un elemento comune. Sin dall'antichità è usato come conservante: è stato ampiamente impiegato nell'antico Egitto e durante l'Impero Romano.

Funzione & Caratteristiche:
E' un gas incolore, usato come conservante per prevenire il deterioramento sia batterico che enzimatico dei prodotti. L'anidride solforosa dissolvendosi nelle parti acquose dei prodotti produce l'acido che rappresenta l'agente attivo. E' molto efficace in prodotti acidi e leggermente acidi, mentre è inefficace in prodotti a pH neutro.

Agisce anche come agente ossidante con un effetto sbiancante. E' usato come agente sbiancante nelle farine anche se può ossidare i colori (naturali) degli alimenti per cui il suo uso viene limitato.

Infine, esso stabilizza la vitamina C nei prodotti e previene il decoloramento del vino bianco.

Il riscaldamento rimuove dai prodotti l'anidride solforosa come un gas.

Prodotti:
L'anidride solforosa potrebbe essere usata in un'ampia gamma di prodotti acidi.

Dose Giornaliera Ammissibile:
Circa 0.7 mg per kg di peso corporeo.

Effetti Collaterali:
Dovuto ai suoi effetti ossidanti, esso potrebbe ridurre il contenuto di vitamine nei prodotti. Nel fegato, l'anidride solforosa viene ridotta in solfati, non nocivi, che poi vengono eliminati attraverso le urine. Comunque, in pazienti asmatici può causare problemi respiratori; in altre persone, se usato ad alte concentrazioni (superiori a quelle normalmente impiegate nei prodotti) può causare disturbi gastrointestinali.

Restrizioni alimentari:
Nessuna – l'anidride solforosa ed i solfiti possono essere consumati da tutti i gruppi religiosi, dai vegani e dai vegetariani.


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